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RIFORMA PENSIONI/ Damiano su Quota 100 e su accordo Pd-M5s (ultime notizie)
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI DAMIANO
Cesare Damiano è intervenuto recentemente sulla crisi di Governo e ha anche citato gli ultimi dati che sono arrivati in tema di riforma pensioni. “Mentre è giusto rendere più flessibile il sistema previdenziale, il promesso ricambio generazionale rimane nel libro dei sogni. L’Osservatorio dei Consulenti del lavoro stima un magro turnover nei settori privati, al 30%. Mentre non si sbloccano le assunzioni nel Pubblico Impiego e il Governo si ostina a non utilizzare le graduatorie di vincitori e idonei di concorso”, ha segnalato l’ex ministro del Lavoro, per il quale è importante “attingere dalle graduatorie di concorso per sopperire alle gravi carenze organiche che stanno indebolendo le pubbliche amministrazioni”.
IL PARERE SULL’ALLEANZA PD-M5S
“È evidente che il Governo, o chi ne ha decretato la fine, non ha a cuore le sorti di questo Paese e dei servizi pubblici che quotidianamente eroga ai cittadini/utenti, al di là di tutte le parole e di tutte le promesse. La mancata proroga della vigenza delle graduatorie, conferma che non è mai esistito un Governo del cambiamento e che molti lavoratori, idonei e vincitori di concorso, verranno sacrificati da meschini calcoli elettorali”, ha aggiunto l’esponente dem, che ha dato anche un giudizio sul possibile accordo tra il suo partito e il Movimento 5 Stelle, ricordando che il salario minimo “è stato la ‘bandierina’ del Movimento 5 Stelle e la posizione del Pd, contenuta nella proposta di legge di Nannicini, è agli antipodi rispetto a quella di Di Maio”. “Noi privilegiamo la contrattazione, i 5 Stelle pongono le basi per un suo indebolimento. Ci andrei dunque cauto”, ha poi detto.
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