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Borse positive in scia a Wall Street, risale lo spread – Repubblica.it

Borse positive in scia a Wall Street, risale lo spread - Repubblica.it

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Borse positive in scia a Wall Street, risale lo spread – Repubblica.it

MILANO – Ore 10.20. Le Borse europee si preparano a una ripartenza positiva, in scia alla buona seduta messo a segno venerdì da Wall Street, incoraggiata a sua volta dai nuovi segnali di ottimismo rilanciati da Donald Trump sul fronte della disputa commerciale con la Cina. Indicazioni incoraggianti sono arrivati già in mattinata dai listini asiatici, che hanno terminato tutte positive: Hong Kong ha chius o a +2,17% e Tokyo a +0,71%. In Europa Milano parte bene e sale dell’1,3%. Ben intonate anche le altre piazze del Vecchio Continente: Francoforte cresce dell’1,1% e Parigi dello 0,81%, Londra dello 0,94%.L’attenzione degli investitori è però in parte concentrata sul meeting di Jackson Hole, in programma da giovedì, dove sono attesi gli interventi del numero uno della Fed Jerome Powell e del presidente della Bce Mario Draghi. Intanto i rendimenti dei Treasuries decennali continuano a salire dopo che la scorsa settimana per la prima volta i tassi sui bond a dieci anni si erano posizionati sotto i titoli biennali. Ad oggi i bond a 10 anni rendono l’1,57% contro l’1,47% di quelli a due anni.

Alla vigilia della giornata decisiva per il governo, con le comunicazioni al Senato del presidente Giuseppe Conte, lo spread risale a 211 punti con il rendimento del titolo decennale all’1,47%. In rialzo l’euro, con la moneta europea passa di mano a 1,1091 dollari e avanza a 118,01 yen.

Tra i dati macroeconomici spicca l’ottavo calo consecutivo per l’export giapponese, sceso dell’1,6% annuale a luglio a causa dell frenata degli scambi in Asia e del crollo delle vendite in Cina. Un dato comunque “migliore” delle attese, con gli analisti che si aspettavano una discesa del 2,2%.

Il prezzo del petrolio Wti sale a 55,40 dollari al barile (+1%) dopo l’attacco di un drone a un campo petrolifero in Arabia Saudita. Le tensioni in Medio Oriente spingono anche le quotazioni del Brent che, con un guadagno dell’1,1%, si portano a 59,3 dollari al barile.

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