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Pensioni, con quota 100 la spesa cresce di 63 miliardi in 18 anni

Pensioni, con quota 100 la spesa cresce di 63 miliardi in 18 anni

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Pensioni, con quota 100 la spesa cresce di 63 miliardi in 18 anni

ServizioSTIME DELLA RAGIONERIAUn maggior peso sulla spesa pensionistica pari a 0,2 punti di Pil l’anno fino al 2036. Tradotto in numeri oltre 63 miliardi in 18 anni. È il conto a carico dello Stato per la sperimentazione triennale di “quota 100” decisa con l’ultima manovra e il successivo “decretone” di gennaio dal governo M5S-Legadi Davide Colombo e Marco Rogari(Ansa) 2′ di letturaUn maggior peso sulla spesa pensionistica pari a 0,2 punti di Pil l’anno fino al 2036. Tradotto in numeri oltre 63 miliardi in 18 anni. È il conto a carico dello Stato per la sperimentazione triennale di “quota 100” decisa con l’ultima manovra e il successivo “decretone” di gennaio dal governo M5S-Lega. A quantificarlo è la Ragioneria generale dello Stato nel rapporto 2019 sulle tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario.Nel biennio 2020-21 impennata di spesa di oltre 8 miliardi A incidere sulla crescita della spesa pensionistica sono soprattutto gli effetti dei nuovi pensionamenti anticipati voluti dall’esecutivo gialloverde nei prossimi due anni. «Lo scostamento rispetto al livello di spesa pensionistica in rapporto al Pil che sconta la legislazione immediatamente previgente è particolarmente accentuato nei primi anni della proiezione», si legge nel dossier. «In particolare, nel biennio 2020- 2021, in corrispondenza con il maggior ricorso al pensionamento anticipato da parte dei soggetti che maturano il requisito congiunto per il collocamento a riposo con almeno 62 anni di età e 38 anni di anzianità contributiva, la maggiore incidenza della spesa in rapporto al Pil – sottolinea la Ragioneria generale – ammonta a 0,5 punti percentuali. Negli anni successivi, il profilo dei nuovi oneri pensionistici in rapporto al PIL mostra un andamento decrescente».LEGGI ANCHE / Quota 100 resterà invariata solo un altro annoLa curva della spesa Tenuto conto delle prospettive di crescita economica molto contenute, i tecnici del Mef prevedono che un picco della spesa previdenziale del 15,9% nel 2022, ovvero l’anno successivo alla conclusione della sperimentazione triennale di quota 100 e delle altre misure di agevolazione pensionistica introdotte a gennaio di quest’anno. Negli anni seguenti il rapporto spesa pensioni-Pil non scenderà sotto quota 15,6% fino al 2029, anche in virtù del fatto che in questi anni è previsto il massiccio pensionamento dei baby boomers.LEGGI ANCHE / Quota 100, domande sotto le attese


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