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Pensioni, Conte annuncia addio a quota 100. Salvini sul piede di guerra: Non glielo permetteremo

Pensioni, Conte annuncia addio a quota 100. Salvini sul piede di guerra: Non glielo permetteremo

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Pensioni, Conte annuncia addio a quota 100. Salvini sul piede di guerra: Non glielo permetteremo

La quota 100 non verrà rinnovata. L’annuncio del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, spazza via ogni dubbio: l’anticipo pensionistico previsto per chi abbia almeno 62 anni di età e 38 di contributi non verrà confermato e sparirà alla fine della sperimentazione triennale, prevista per la fine del 2021. La cancellazione della quota 100 era in realtà già attesa, tanto che governo e sindacati da giorni si stanno confrontando sulle possibili opzioni per superare l’anticipo sull’uscita dal lavoro introdotto dal governo Conte 1, quello formato da Movimento 5 Stelle e Lega. E proprio il Carroccio, attraverso il suo leader Matteo Salvini, promette battaglia e annuncia che farà di tutto per evitare che venga cancellata la quota 100. Salvini: non permetteremo cancellazione quota 100

Salvini protesta commentando immediatamente sui social l’annuncio di oggi di Conte: “Vogliono tornare alla Legge Fornero!?!?! La Lega non glielo permetterà, promesso. Non si scherza con i sacrifici di milioni di lavoratrici e lavoratori italiani”. Il leader leghista su Twitter pubblica anche una sorta di card, con l’annuncio di Conte sullo stop alla quota 100 e la faccia sia del presidente del Consiglio che dell’ex ministra Elsa Fornero, autrice della riforma delle pensioni contro cui Salvini si scaglia da tempo. Pensioni, Renzi esulta per stop a quota 100 Di ben altro tenore il commento del leader di Italia Viva, Matteo Renzi. Che al contrario di Salvini esulta per l’annuncio del presidente del Consiglio. Lo fa anche lui attraverso un post sui suoi canali social: “L’abolizione di quota 100 è una svolta importante. Dopo aver cambiato linea in Europa, torniamo alla serietà sulle pensioni rimediando ancora ai danni del governo populista. Prossimo obiettivo: il Mes”. A protestare, invece, c’è un altro leghista: il neo-confermato presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Un governo che dopo pochi mesi, solo per restare in piedi, cancella quello che ha fatto. Mi sembra la sublimazione dell’incoerenza”.


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